venerdì 24 maggio 2013

IL PROGETTO UE: GASDOTTO TRANS-ADRIATICO



Il Consiglio dei Ministri italiano discuterà domani (25 maggio) il disegno di legge di ratifica ed esecuzione dell'accordo tra Albania, Grecia e Italia sul progetto Trans Adriatic Pipeline (gasdotto trans-Adriatico).
Il TAP è un progetto che connetterà Italia e Grecia via Albania, permettendo l'afflusso di gas naturale proveniente dalla zona del Caucaso, Mar Caspio e Medioriente.
Il parlamento albanese e quello greco hanno già ratificato l'accordo intergovernativo raggiunto il 13 febbraio scorso dai tre paesi sulla realizzazione del gasdotto trans-Adriatico che permetterà l'afflusso in Italia di gas naturale dei giacimenti azeri di Shah Deniz che dal Mar Caspio fluirà verso il territorio turco grazie al gasdotto Baku-Tbilisi-Erzurum e da qui verso la rete di trasmissione greca.
Chiaramente è superfluo dire che il TAP fa parte dei progetti infrastrutturali in campo energetico ritenuti prioritari e cofinanziabili dall'Unione Europea tramite il programma Reti Trans-Europee dell'Energia (TEN-E) e quindi sostenuto da grandi gruppi europei del settore: la svizzera Axpo, la Statoil norvegese ed il gruppo tedesco E.on Ruhrgas, invece di privilegiare le compagnie sud-orientali toccate dal tunnel (vi è stato giusto un recente accordo di collaborazione tra TAP con la Croazia e i gestori di sistemi bosniaci, Plinacro e BH-Gas). ENI? Hellenic Petroleum?
L'unica magra consolazione è che ogni paese attraversato dal gasdotto riceverà dei compensi per il transito del gas.
Il gasdotto trasporterà circa 10 miliardi di metri cubi/anno di gas naturale, una quantità sufficiente per alimentare più di 3 milioni di consumatori domestici ed inseguito aggiungendo una terza stazione di compressione il TAP sarà in grado di duplicare la quantità trasportata a 20 miliardi di metri cubi/anno.
L'obiettivo principale e strategico, affermano i project management, è quello di diversificare l'approvvigionamento energetico all'interno dell'Unione Europea ed in particolare nella regione dei Balcani, la quale dipende, quasi esclusivamente, dalle importazioni di gas russo. Il Tap si propone di fornire gas, in un punto d'allaccio nel territorio albanese, al nord dell'Albania, al Montenegro, alla Bosnia-Erzegovina e alla Croazia. L'approdo dell'attuale tracciato è stato identificato nei pressi di Lecce (San Foca) dove si connetterà con la rete nazionale di Snam Rete Gas e si aprirà ai maggiori mercati.
Considerando che il progetto Trans Adriatic Pipeline offre un percorso breve e diretto per la fornitura di gas naturale, questo comporterà prezzi più competitivi ed un'elevata liquidità verso il nord europa spostando i maggiori benefici e guadagni ai soliti noti.

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